http://www.youtube.com/watch?v=fTG7q7ubaCE
Prada. Un nome, una garanzia, uno status-symbol, un'espressione dell'orgoglio made in Italy. Oltre lo sfavillio delle vetrine però si può trovare altro, come le condizioni mostruose nelle quali i prodotti del prestigioso marchio vengono realizzati. In Turchia , il fornitore di Prada è la Desa, azienda che non permette l'iscrizione ai sindacati, obbliga a straordinari eccessivi e non permette le minime condizioni di dignità lavorativa. Nell'ambito della campagna internazionale per i lavoratori della Desa in Turchia è stata documentata la conferenza stampa tenuta a Firenze il 5 marzo con Deborah Lucchetti, Ornella De Zordo, consigliere comunale del gruppo Un'altra città/Un altro mondo al Comune di Firenze e la presenza della delegazione turca composta da Emine Arslan, leader e protagonista della lotta sindacale, la sindacalista Nuran Gulenc, l'attivista e interprete Bilge Seckin e il presidio tenuto a Milano il 7 marzo in Corso Venezia nella giornata di mobilitazione e sensibilizzazione che ha avuto luogo anche a Firenze, Arezzo, in Norvegia, Finlandia e Turchia, azioni e occasione volti ad invitare a riflessioni sulle zone d'ombra ove il lusso nasce, per dirigersi però altrove, lasciando dietro di sé miserie e violazioni dei diritti.
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