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lunedì 2 luglio 2012

DISOCCUPAZIONE: non ce la possiamo fare

Disoccupazione ancora ai massimi in Italia nel mese di maggio. Secondo la stima provvisoria dell'Istat, il tasso di disoccupazione si attesta, a maggio, al 10,1%, in calo di 0,1 punti percentuali rispetto ad aprile (era al 10,2%) ma in aumento di 1,9 punti su base annua. Il numero dei disoccupati, pari a 2.584mila, è diminuito dello 0,7% rispetto ad aprile (-18mila unità). Tale diminuzione interessa sia gli uomini che le donne. Su base annua, invece, si registra una crescita del 26% pari a 534mila unità. Il 36% di disoccupazione giovanile "è un dato francamente non accettabile per una società". A dirlo, intervenendo in videoconferenza a un convegno dell'Ebav (Ente bilaterale artigiani veneti), a Venezia, il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, secondo cui questo tema è fra quelli affrontati dalla recente riforma del lavoro varata dal governo. "Oggi abbiamo avuto l'ultimo dato relativo alla disoccupazione e siamo al 36% di quella giovanile, che è un dato non accettabile dalla società e contro il quale bisogna mettere in campo tutte le energie disponibili" ha detto il ministro.
 
Quadro da disoccupazione elevata - Anche se per la prima volta dal febbraio del 2011, il tasso di disoccupazione subisce un lieve calo, per i tecnici dell'Istat "il quadro resta sostanzialmente stabile su valori molto elevati sia di disoccupazione generale che di disoccupazione giovanile". Sempre a maggio, gli occupati sono 23.034mila, in aumento dello 0,3% rispetto ad aprile (60mila unità): la crescita dell'occupazione riguarda sia gli uomini sia le donne. Rispetto ad un anno fa (maggio 2011), gli occupati crescono dello 0,4% (98mila unità). Il tasso di occupazione è pari al 57,1%, in aumento, su base mensile, di 0,1 punti percentuali, e su base annua di 0,3 punti. Diminuisce lievemente, poi, il tasso di inattività che cala al 36,5% (-0,1 punti percentuali su mese, -1,4 punti su anno). Gli inattivi tra i 15 e i 64 anni diminuiscono dello 0,2% rispetto ad aprile (-25mila unità).
Aumenta ancora la disoccupazione giovanile - Continua a crescere la disoccupazione giovanile. Secondo i dati provvisori dell'Istat, a maggio, il tasso di disoccupazione dei 15-24enni ha toccato un record storico salendo al 36,2%. Si tratta del dato più alto sia dall'inizio delle serie storiche mensili (gennaio 2004) sia trimestrali (quarto trimestre 1992). E' disoccupato più di un giovane su tre di coloro che partecipano attivamente al mercato del lavoro. Rispetto all'intera popolazione di giovani tra 15 e 24 anni, a maggio, risulta disoccupato poco più di uno su dieci (10,5%). Il tasso di disoccupazione giovanile è aumentato di 0,9 punti precentuali rispetto ad aprile.
Record nell'area Euro - La disoccupazione continua ad aumentare anche nell'area euro: a maggio ha raggiunto l'11,1 per cento, dall'11 per cento di aprile, raggiungendo così un nuovo massimo storico. Eurostat, l'ente di statistica comunitario, ha contato 17 milioni 561 mila disoccupati nell'Unione valutaria, 88 mila in più rispetto al mese precedente e 1,82 milioni in più rispetto ad un anno prima. La disoccupazione risulta aumentata anche guardando alla media di tutta l'Unione europea a 27, al 10,3 per cento a maggio a fronte del 10,2 per cento del mese precedente.
I tassi più bassi in Austria e Olanda - Fra gli Stati membri, i tassi di disoccupazione più bassi sono stati registrati a maggio in Austria (4,1%), Olanda (5,1%), Lussemburgo (5,4%) e Germania (5,6%). I tassi più alti sono invece quelli della Spagna (24,6%), della Grecia (21,9%, ma il dato risale a marzo 2012), il Portogallo (15,2%) e l'Irlanda (14,6%). Rispetto a un anno fa, il tasso di disoccupazione è diminuito in otto Stati membri (e in particolare nei tre baltici), è aumentato in otto paesi (soprattutto in Grecia, Spagna e Cipro) ed è rimasto stabile in Ungheria.
La disoccupazione giovanile più bassa in Germania - Sempre a maggio 2012, 5,517 milioni di giovani sotto i 25 anni (22,7%, rispetto al 21,0% di maggio 2011) erano disoccupati nell'Ue a 27, e 3,412 milioni nell'Eurozona (22,6%, rispetto al 20,5% di un anno prima). I tassi di disoccupazione giovanili più bassi sono stati registrati in Germania (7,9%), Austria (8,3%) e Olanda (9,2%), mentre i più alti riguardano Spagna (52,1%) e Grecia (52,1%, ma è un dato di marzo 2012), seguiti da Slovacchia (38,8%), Portogallo (36,4%) e Italia (36,2%). Secondo Eurostat, il numero di disoccupati nell'Ue a 27 a maggio era di 24,878 milioni. Rispetto ad aprile, il numero dei disoccupati è aumentato di 151mila unità mentre rispetto ad un anno prima sono cresciuti di 1,952 milioni.
La Cgil: situazione drammatica - Ancora una volta, infatti, e "quasi incredibilmente, il dato sulla disoccupazione dei giovani peggiora e, sommato alla quantità di lavoro precario, rappresenta una priorità da affrontare con un piano per il lavoro". E' il commento del segretario confederale della Cgil, Serena Sorrentino, ai dati diffusi dall'Istat su 'occupati e disoccupati' a maggio. Nella lettura dei dati la dirigente sindacale sottolinea come "la disoccupazione conferma una tendenza negativa che sta determinano una riduzione strutturale della base occupazionale". Per Sorrentino serve quindi "un cambio urgente della rotta per quanto riguarda le scelte di politica economica: serve l'adozione di un piano straordinario per l'occupazione, come quello che la Cgil sta elaborando in questi giorni; così come c'è bisogno di intervenire sulla leva fiscale, anche attraverso l'adozione di una patrimoniale, dando risorse a lavoratori e pensionati per rilanciare i consumi".
Cisl: Subito misure per favorire assunzioni - "Pur in presenza di un lieve calo dei disoccupati e di un aumento degli occupati tra aprile e maggio, il quadro complessivo del mercato del lavoro resta negativo, con un aumento di 534mila disoccupati su base annua e soprattutto, un tasso di disoccupazione giovanile che continua a segnare record di mese in mese, giungendo, in maggio, al 36,2%. La fase di recessione non dà tregua all`occupazione e contrastarla deve essere priorità assoluta per il governo, essendo positive, ma ancora insufficienti, le misure individuate nel decreto sviluppo". Lo dichiara in una nota Giorgio Santini, segretario generale aggiunto della Cisl, commentando i dati Istat. "Vanno mobilitate tutte le risorse disponibili per gli investimenti - continua - anche consentendo alle istituzioni deroghe al patto di stabilità, e ridotta la pressione fiscale per lavoratori e pensionati per rilanciare la domanda interna.
Fornero: Necessario ridurre tempo disoccupazione - Ridurre le transizioni fra scuola e lavoro ma anche la transizione fra chi aveva un posto di lavoro e ne sta cercando un altro. E' questo l'obiettivo che la riforma del mercato del lavoro dovra' perseguire secondo il ministro Elsa Fornero intervenuta con un videomessaggio al convegno Ebav di Mestre (Venezia). "Questo tempo di disoccupazione -ha proseguito Fornero- non può essere protratto più di tanto, perché questo vuol dire deterioramento del capitale umano del lavoratore e perdita di produttività". Per il ministro è quindi necessario "ridurre queste transizioni a livello dei paesi europei che possono rappresentare per noi un punto di confronto è un obiettivo importante. Gli strumenti che abbiamo utilizzato per cercare di realizzare un mercato di lavoro inclusivo e dinamico- ha ribadito- sono le riforme alle varie forme contrattuali, incluso il contratto subordinato a tempo indeterminato, che deve restare l'attrattore principale in tema di contratti", ha concluso.
da redazione tiscali
Ancora una volta,ci stanno rubando il futuro
 

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