Come il potere corrode la Democrazia
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/la-squadra-nera-di-alemanno/2188483//0
La squadra nera di Alemanno
di Emiliano Fittipaldi
Ci sono ex terroristi, esponenti dei Nar, estremisti di Forza Nuova e di Terza Posizione. E l'ultimo di cui si è saputo è un ex della banda della Magliana. Ecco un elenco degli esponenti di spicco del Campidoglio
(08 agosto 2012)
Il Campidoglio capeggiato da Gianni Alemanno ha assunto negli ultimi quattro anni ex terroristi neri, esponenti dei Nar e della Banda della Magliana, estremisti di Forza Nuova e di Terza Posizione, ultrà e criminali finiti in galera per rapine e risse. Lo stupore è generale, le polemiche puntuali, eppure Alemanno è stato, semplicemente, coerente con se stesso. Il passato non si rinnega, gli amici non vanno abbandonati. Boia chi molla. «Rifiuto la logica per cui chi ha precedenti politici debba avere una condanna a vita e non possa più lavorare. Gli ex militanti di estrema destra non sono più maledetti di quelli di sinistra», ha ribadito due anni fa. Gianni ha un cuore nero grande così, e ormai è cosa nota. Da segretario del Fronte della Gioventù denunciò coloro che deposero le lapidi nella stazione di Bologna che osavano parlare di strage "fascista" prima delle sentenze. Venti anni dopo, appena eletto sindaco di Roma, spiegò al "Sunday Times" che «il fascismo fu fondamentale nella modernizzazione dell'Italia», e qualche mese dopo - nonostante gli attacchi e i dietrofront - non si tenne e chiarì così il suo pensiero: «Le leggi razziali sono state il male assoluto, non fu così tutto il fascismo, un fenomeno più complesso», chiosò. Ecco un elenco degli esponenti di spicco della sua «squadra nera».
MAURIZIO LATTARULO
Lattarulo è l'ultimo ad essere finito sui giornali. Ex militante dei Nar e affiliato alla Banda della Magliana, "Provolino", questo il suo soprannome, ha scontato una pena per associazione a delinquere ed è stato assunto nel 2008 dal Comune come consulente alle politiche sociali. Il vicesindaco Sveva Belviso, al tempo assessore, gli ha chiesto di occuparsi del reintegro lavorativo degli ex detenuti. "Provolino" ha poi aperto un ristorante e si è dimesso.
RICCARDO MANCINI
E' uno dei principali finanziatori della campagna elettorale del 2006, e tesoriere di quella del 2008. Amico di Massimo Carminati, che ha ispirato il personaggio del "Nero" dei film sulla banda della Magliana, è diventato amministratore delegato di Eur spa. Uomo-chiave dell'amministrazione di Gianni, è regista di molte operazioni del Comune. Un tempo vicino ad Avanguardia nazionale, sodale di Stefano Delle Chiaie e Adriano Tilgher, è stato condannato a un anno e nove mesi per violazione della legge sulle armi.
ANTONIO LUCARELLI
Insieme ad Alemanno e Mancini è il terzo vertice del triangolo del potere del Campidoglio. Classe 1965, temutissimo capo della segreteria del sindaco, ha per lungo tempo militato nell'estrema destra. Nel 2000 era infatti portavoce di Forza Nuova, il movimento fondato nel 1997 dai latitanti Massimo Morsello, ex Nar, e Roberto Fiore, ex Terza Posizione, e finisce sui giornali per alcuni sit in che esaltano il fascista austriaco Haider, cortei contro i gay«pervertiti» e risse contro avversari politici.
STEFANO ANDRINI
Quarantenne, ultrà, ex-naziskin, Andrini è stato condannato a 3 anni di carcere per aver colpito a colpi di spranga due "compagni" davanti al cinema Caprarica. Nel 2009 l'amico Gianni lo vuole comunque a capo di Ama Servizi Ambientali. L'ultrà della Lazio lascia presto la poltrona regalatagli da Alemanno: il suo nome infatti finisce nell'inchiesta sulla banda di riciclatori capeggiata da Gennaro Mokbel: Andrini viene indicato dai pm come organizzatore della candidatura di Nicola De Girolamo, l'ex senatore agli ordini di Mokbel eletto con i voti della 'ndrangheta.
MARIO VATTANI
Nella squadra Alemanno ha chiamato anche Mario Vattani, che partecipò con Andrini al pestaggio del Caprarica ( ma al processo fu assolto). Nel 2008 il sindaco lo chiama a dirigere le relazioni internazionali e del cerimoniale del Campidoglio. Un contratto quinquennale da 488mila complessivi, tra stipendio e oneri previdenziali. Vattani, figlio dell'influente diplomatico Umberto, dopo due anni lascia e diventa console in Giappone. L'avventura in Sol Levante non finisce bene: Vattani, leader di un gruppo fascio-rock chiamato "Sotto fascia semplice", viene filmato mentre inneggia alla "bandiera nera" durante un concerto a Casa Pound. La Farnesina lo ha richiamato in Italia
MAURIZIO LATTARULO
Lattarulo è l'ultimo ad essere finito sui giornali. Ex militante dei Nar e affiliato alla Banda della Magliana, "Provolino", questo il suo soprannome, ha scontato una pena per associazione a delinquere ed è stato assunto nel 2008 dal Comune come consulente alle politiche sociali. Il vicesindaco Sveva Belviso, al tempo assessore, gli ha chiesto di occuparsi del reintegro lavorativo degli ex detenuti. "Provolino" ha poi aperto un ristorante e si è dimesso.
RICCARDO MANCINI
E' uno dei principali finanziatori della campagna elettorale del 2006, e tesoriere di quella del 2008. Amico di Massimo Carminati, che ha ispirato il personaggio del "Nero" dei film sulla banda della Magliana, è diventato amministratore delegato di Eur spa. Uomo-chiave dell'amministrazione di Gianni, è regista di molte operazioni del Comune. Un tempo vicino ad Avanguardia nazionale, sodale di Stefano Delle Chiaie e Adriano Tilgher, è stato condannato a un anno e nove mesi per violazione della legge sulle armi.
ANTONIO LUCARELLI
Insieme ad Alemanno e Mancini è il terzo vertice del triangolo del potere del Campidoglio. Classe 1965, temutissimo capo della segreteria del sindaco, ha per lungo tempo militato nell'estrema destra. Nel 2000 era infatti portavoce di Forza Nuova, il movimento fondato nel 1997 dai latitanti Massimo Morsello, ex Nar, e Roberto Fiore, ex Terza Posizione, e finisce sui giornali per alcuni sit in che esaltano il fascista austriaco Haider, cortei contro i gay«pervertiti» e risse contro avversari politici.
STEFANO ANDRINI
Quarantenne, ultrà, ex-naziskin, Andrini è stato condannato a 3 anni di carcere per aver colpito a colpi di spranga due "compagni" davanti al cinema Caprarica. Nel 2009 l'amico Gianni lo vuole comunque a capo di Ama Servizi Ambientali. L'ultrà della Lazio lascia presto la poltrona regalatagli da Alemanno: il suo nome infatti finisce nell'inchiesta sulla banda di riciclatori capeggiata da Gennaro Mokbel: Andrini viene indicato dai pm come organizzatore della candidatura di Nicola De Girolamo, l'ex senatore agli ordini di Mokbel eletto con i voti della 'ndrangheta.
MARIO VATTANI
Nella squadra Alemanno ha chiamato anche Mario Vattani, che partecipò con Andrini al pestaggio del Caprarica ( ma al processo fu assolto). Nel 2008 il sindaco lo chiama a dirigere le relazioni internazionali e del cerimoniale del Campidoglio. Un contratto quinquennale da 488mila complessivi, tra stipendio e oneri previdenziali. Vattani, figlio dell'influente diplomatico Umberto, dopo due anni lascia e diventa console in Giappone. L'avventura in Sol Levante non finisce bene: Vattani, leader di un gruppo fascio-rock chiamato "Sotto fascia semplice", viene filmato mentre inneggia alla "bandiera nera" durante un concerto a Casa Pound. La Farnesina lo ha richiamato in Italia
LUCIA MOKBEL
Sorella di Gennaro, finisce nel mirino della procura di Roma per la vicenda dei Punti Verdi Qualità del Comune. Secondo i pm la Mokbel avrebbe girato una tangente a alcuni imprenditori per ottenere fideiussioni più ricche dal Comune. Molti lavori finanziati per milioni di euro nell'area verde della Mokbel, però, non sarebbero mai stati effettuati. Il marito della Mokbel, Giancarlo Scarrozza, ha lavorato pure per la Mondo Verde, una srl fondata tanti anni fa da Antonio Lucarelli (oggi non ha più nessuna quota societaria).
GIANLUCA PONZIO
Il suo nome diventa famoso grazie allo scandalo Parentopoli che nel 2010 ha investito le municipalizzate romane: l'Atac infatti chiamò Ponzio, ex fascista vicino a Terza Posizione, come nuovo manager per il Servizio relazioni industriali. Nel 1989 Ponzio finì in galera con Antonio D'Inzillo, un altro estremista molto vicino a Mokbel.
FRANCESCO BIANCO
Nella lista degli assunti Atac spuntò anche il nome di Bianco, un ex affiliato ai Nar del gruppo di Giusva Fioravanti, condannato con Francesca Mambro per la strage di Bologna. Processato per rapine, aggressioni, omicidio e tentato omicidio, Bianco fu scarcerato per decorrenza dei termini. Bianco è tornato sui giornali lo scorso gennaio, quando è stato gambizzato alla periferia di Roma. I magistrati sospettano che dietro la sparatoria ci sia un regolamento di conti tra camerati con forti divergenze politiche: indiziato numero uno dell'attentato è Carlo Giannotta, responsabile della sede storica Acca Larentia, arrestato qualche mese fa.
MIRKO GIANNOTTA
Anche il figlio di Carlo è stato inglobato nella squadra di Gianni: come svelato un anno fa da "l'Espresso", Mirko, nonostante fosse stato arrestato nel 2003 insieme al fratello perché indiziato di rapine in banca e in gioiellerie, nel 2008 è stato voluto al vertice dell'ufficio decoro urbano del Comune.
LORIS FACCHINETTI
Ma al Campidoglio ha lavorato (a titolo gratuito) anche l'ex leader di Europa Civiltà, un movimento neopagano e paramilitare di estrema destra fondato nel 1969. Facchinetti, fermato in passato dalla polizia per reticenza nell'inchiesta sulla bomba di Piazza Fontana, è diventato delegato nel 2010 del sindaco di Roma "per il Mediterraneo". Il suo ultimo libro, "La destra invisibile", è stato presentato lo scorso dicembre da Marco Pannella e Valerio Fioravanti.
CLAUDIO CORBOLOTTI
L'undici estremista di Alemanno è completato da un giovanissimo, braccio destro di Lucarelli nella segreteria del sindaco: Corbolotti, tempra dura e risoluta, fu arrestato nel 2004 per gli scontri violenti avvenuti fuori lo stadio Olimpico durante il derby Roma-Lazio
Sorella di Gennaro, finisce nel mirino della procura di Roma per la vicenda dei Punti Verdi Qualità del Comune. Secondo i pm la Mokbel avrebbe girato una tangente a alcuni imprenditori per ottenere fideiussioni più ricche dal Comune. Molti lavori finanziati per milioni di euro nell'area verde della Mokbel, però, non sarebbero mai stati effettuati. Il marito della Mokbel, Giancarlo Scarrozza, ha lavorato pure per la Mondo Verde, una srl fondata tanti anni fa da Antonio Lucarelli (oggi non ha più nessuna quota societaria).
GIANLUCA PONZIO
Il suo nome diventa famoso grazie allo scandalo Parentopoli che nel 2010 ha investito le municipalizzate romane: l'Atac infatti chiamò Ponzio, ex fascista vicino a Terza Posizione, come nuovo manager per il Servizio relazioni industriali. Nel 1989 Ponzio finì in galera con Antonio D'Inzillo, un altro estremista molto vicino a Mokbel.
FRANCESCO BIANCO
Nella lista degli assunti Atac spuntò anche il nome di Bianco, un ex affiliato ai Nar del gruppo di Giusva Fioravanti, condannato con Francesca Mambro per la strage di Bologna. Processato per rapine, aggressioni, omicidio e tentato omicidio, Bianco fu scarcerato per decorrenza dei termini. Bianco è tornato sui giornali lo scorso gennaio, quando è stato gambizzato alla periferia di Roma. I magistrati sospettano che dietro la sparatoria ci sia un regolamento di conti tra camerati con forti divergenze politiche: indiziato numero uno dell'attentato è Carlo Giannotta, responsabile della sede storica Acca Larentia, arrestato qualche mese fa.
MIRKO GIANNOTTA
Anche il figlio di Carlo è stato inglobato nella squadra di Gianni: come svelato un anno fa da "l'Espresso", Mirko, nonostante fosse stato arrestato nel 2003 insieme al fratello perché indiziato di rapine in banca e in gioiellerie, nel 2008 è stato voluto al vertice dell'ufficio decoro urbano del Comune.
LORIS FACCHINETTI
Ma al Campidoglio ha lavorato (a titolo gratuito) anche l'ex leader di Europa Civiltà, un movimento neopagano e paramilitare di estrema destra fondato nel 1969. Facchinetti, fermato in passato dalla polizia per reticenza nell'inchiesta sulla bomba di Piazza Fontana, è diventato delegato nel 2010 del sindaco di Roma "per il Mediterraneo". Il suo ultimo libro, "La destra invisibile", è stato presentato lo scorso dicembre da Marco Pannella e Valerio Fioravanti.
CLAUDIO CORBOLOTTI
L'undici estremista di Alemanno è completato da un giovanissimo, braccio destro di Lucarelli nella segreteria del sindaco: Corbolotti, tempra dura e risoluta, fu arrestato nel 2004 per gli scontri violenti avvenuti fuori lo stadio Olimpico durante il derby Roma-Lazio
Roma, poltrone ai fascisti
di Emiliano Fittipaldi
Ex di Avanguardia Nazionale, esponenti di Terza Posizione, perfino naziskin vicini a Mokbel. Così Alemanno ha piazzato nei posti che contano della Capitale i suoi amici estremisti neri
(09 dicembre 2010)
Gianni AlemannoBoia chi molla, gridava a fine anni Ottanta il giovane Gianni Alemanno, al tempo capo del Fronte della Gioventù e fedelissimo di Pino Rauti, leader dell'ala movimentista dell'Msi e futuro suocero.
Vent'anni dopo, nessuno può accusarlo di incoerenza: Gianni, diventato sindaco di Roma, non ha mollato nessuno. Non ha tradito, non ha lasciato per strada i vecchi camerati, nemmeno quelli finiti in galera per banda armata e atti terroristici, neppure i personaggi più discussi della galassia d'estrema destra protagonista degli anni di piombo. Anzi.
Nell'anno di grazia 2010 Roma è sempre più nera, con fascisti ed ex fascisti che spuntano dappertutto. Nei posti cardine dell'amministrazione comunale e nell'entourage ristretto del nuovo Dux, nell'assemblea capitolina e nelle società controllate dal Comune, passando per enti regionali e ministeri.
Vecchie conoscenze sono comparse anche nella parentopoli che ha investito l'Atac, dove lavorano - come ha scritto Ernesto Menicucci sul "Corriere" - l'ex Nar Francesco Bianco (in passato arrestato e processato per rapine e omicidi insieme ai fratelli Fioravanti, fu scarcerato per decorrenza dei termini) e l'ex di Terza posizione Gianluca Ponzio. Ponzio oggi è a capo del Servizio relazioni industriali della municipalizzata del Comune, negli anni Ottanta fu protagonista di arresti plurimi per rapina e possesso d'armi.
La sinistra ha gridato allo scandalo, ma i due sono sono solo la punta dell'iceberg di un gruppo di potere sempre più radicato in città, cementato dagli ideali e dall'antica appartenenza, da interessi (anche economici) e da relazioni amicali e familiari. La lista comprende ex militanti di Terza posizione e dei Nuclei armati rivoluzionari, uomini di Forza nuova, naziskin vicini alla cricca di Gennaro Mokbel, capi storici di Avanguardia nazionale, ultrà e combattenti delle battaglie degli anni Settanta e Ottanta. Battuto a sorpresa Francesco Rutelli, disintegrati i potentati di Forza Italia (già messi a dura prova durante la giunta regionale guidata da Francesco Storace) ora sono nella cabina di controllo e, nella nerissima capitale, comandano loro.
Uomini d'oro
I due personaggi più influenti dell'amministrazione non sono assessori, ma due amici del sindaco: Franco Panzironi e Riccardo Mancini. Del primo, a capo dell'Ama, si sa praticamente tutto. Meno noti, invece, sono i trascorsi dell'uomo che Alemanno ha voluto alla guida di Eur spa, società controllata dal Campidoglio e dal ministero dell'Economia che ha nel suo portafoglio immobili per centinaia di milioni. Mancini, classe 1958, ha finanziato la campagna elettorale del 2006 e ha fatto da tesoriere durante quella del 2008.
E' un imprenditore di successo: erede di parte del patrimonio della famiglia Zanzi (energia e riscaldamento), ha comprato nel 2003 la Treerre, società di bonifiche e riciclaggio che fattura oltre 6 milioni di euro l'anno. Anche lui, che ha sempre vissuto all'Eur, è stato vicino ai camerati di Avanguardia nazionale: nel 1988 è stato processato - insieme ai leader del movimento Stefano Delle Chiaie e Adriano Tilgher, che oggi lavora in Regione con Teodoro Buontempo - e la Corte d'Assise lo condannò a un anno e nove mesi per violazione della legge sulle armi. Ora, dopo vent'anni, Alemanno gli ha dato le chiavi di un quartiere che conosce bene, quello del "mitico" bar Fungo, dove un tempo si ritrovavano quelli di Terza posizione, i ragazzi di Massimo Morsello e il gruppo di Giusva Fioravanti.
Una curiosità: un socio in affari di Mancini, Ugo Luini (amministratore della holding del gruppo, la Emis) è pure tra i consiglieri della fondazione del sindaco, Nuova Italia.
Mancini e Panzironi, ovviamente, si conoscono bene. A novembre il capo dell'Eur Spa ha assunto Dario, il figlio di Franco, già portaborse al Comune e ora funzionario con contratto a tempo indeterminato. La scelta ha fatto gridare allo scandalo il centrosinistra, ma sono altre le indiscrezioni che preoccupano Alemanno.
Mancini, l'uomo che dovrebbe gestire la Formula 1, è infatti amico di Massimo Carminati, tra i fondatori dei Nar e leader della sezione dell'Eur, simpatizzante di Avanguardia nazionale e sodale della Banda della Magliana: il personaggio del "Nero" del film "Romanzo Criminale" è ispirato alla sua storia. I due sono spesso insieme, tanto che qualcuno sospettava che l'ex estremista (incriminato per vari delitti efferati ma assolto - quasi sempre -da ogni accusa) fosse stato assunto dalla municipalizzata. «Una sciocchezza» chiosano a "L'espresso" gli uomini del sindaco«Mancini lo vede solo perché si conoscono da anni. Nessun rapporto di lavoro».
Vent'anni dopo, nessuno può accusarlo di incoerenza: Gianni, diventato sindaco di Roma, non ha mollato nessuno. Non ha tradito, non ha lasciato per strada i vecchi camerati, nemmeno quelli finiti in galera per banda armata e atti terroristici, neppure i personaggi più discussi della galassia d'estrema destra protagonista degli anni di piombo. Anzi.
Nell'anno di grazia 2010 Roma è sempre più nera, con fascisti ed ex fascisti che spuntano dappertutto. Nei posti cardine dell'amministrazione comunale e nell'entourage ristretto del nuovo Dux, nell'assemblea capitolina e nelle società controllate dal Comune, passando per enti regionali e ministeri.
Vecchie conoscenze sono comparse anche nella parentopoli che ha investito l'Atac, dove lavorano - come ha scritto Ernesto Menicucci sul "Corriere" - l'ex Nar Francesco Bianco (in passato arrestato e processato per rapine e omicidi insieme ai fratelli Fioravanti, fu scarcerato per decorrenza dei termini) e l'ex di Terza posizione Gianluca Ponzio. Ponzio oggi è a capo del Servizio relazioni industriali della municipalizzata del Comune, negli anni Ottanta fu protagonista di arresti plurimi per rapina e possesso d'armi.
La sinistra ha gridato allo scandalo, ma i due sono sono solo la punta dell'iceberg di un gruppo di potere sempre più radicato in città, cementato dagli ideali e dall'antica appartenenza, da interessi (anche economici) e da relazioni amicali e familiari. La lista comprende ex militanti di Terza posizione e dei Nuclei armati rivoluzionari, uomini di Forza nuova, naziskin vicini alla cricca di Gennaro Mokbel, capi storici di Avanguardia nazionale, ultrà e combattenti delle battaglie degli anni Settanta e Ottanta. Battuto a sorpresa Francesco Rutelli, disintegrati i potentati di Forza Italia (già messi a dura prova durante la giunta regionale guidata da Francesco Storace) ora sono nella cabina di controllo e, nella nerissima capitale, comandano loro.
Uomini d'oro
I due personaggi più influenti dell'amministrazione non sono assessori, ma due amici del sindaco: Franco Panzironi e Riccardo Mancini. Del primo, a capo dell'Ama, si sa praticamente tutto. Meno noti, invece, sono i trascorsi dell'uomo che Alemanno ha voluto alla guida di Eur spa, società controllata dal Campidoglio e dal ministero dell'Economia che ha nel suo portafoglio immobili per centinaia di milioni. Mancini, classe 1958, ha finanziato la campagna elettorale del 2006 e ha fatto da tesoriere durante quella del 2008.
E' un imprenditore di successo: erede di parte del patrimonio della famiglia Zanzi (energia e riscaldamento), ha comprato nel 2003 la Treerre, società di bonifiche e riciclaggio che fattura oltre 6 milioni di euro l'anno. Anche lui, che ha sempre vissuto all'Eur, è stato vicino ai camerati di Avanguardia nazionale: nel 1988 è stato processato - insieme ai leader del movimento Stefano Delle Chiaie e Adriano Tilgher, che oggi lavora in Regione con Teodoro Buontempo - e la Corte d'Assise lo condannò a un anno e nove mesi per violazione della legge sulle armi. Ora, dopo vent'anni, Alemanno gli ha dato le chiavi di un quartiere che conosce bene, quello del "mitico" bar Fungo, dove un tempo si ritrovavano quelli di Terza posizione, i ragazzi di Massimo Morsello e il gruppo di Giusva Fioravanti.
Una curiosità: un socio in affari di Mancini, Ugo Luini (amministratore della holding del gruppo, la Emis) è pure tra i consiglieri della fondazione del sindaco, Nuova Italia.
Mancini e Panzironi, ovviamente, si conoscono bene. A novembre il capo dell'Eur Spa ha assunto Dario, il figlio di Franco, già portaborse al Comune e ora funzionario con contratto a tempo indeterminato. La scelta ha fatto gridare allo scandalo il centrosinistra, ma sono altre le indiscrezioni che preoccupano Alemanno.
Mancini, l'uomo che dovrebbe gestire la Formula 1, è infatti amico di Massimo Carminati, tra i fondatori dei Nar e leader della sezione dell'Eur, simpatizzante di Avanguardia nazionale e sodale della Banda della Magliana: il personaggio del "Nero" del film "Romanzo Criminale" è ispirato alla sua storia. I due sono spesso insieme, tanto che qualcuno sospettava che l'ex estremista (incriminato per vari delitti efferati ma assolto - quasi sempre -da ogni accusa) fosse stato assunto dalla municipalizzata. «Una sciocchezza» chiosano a "L'espresso" gli uomini del sindaco«Mancini lo vede solo perché si conoscono da anni. Nessun rapporto di lavoro».
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