Translate

giovedì 9 agosto 2012

MD: salute sul posto di lavoro sempre meno tutelata


Salute sui luoghi di lavoro. Il governo Monti taglia anche i controlli. Una lettera per protestare

Medicina Democratica


Salute sui luoghi di

lavoro. Il governo
Monti taglia anche i
controlli. Una lettera
per protestare contro
questo incredibile e
pericoloso progetto.
Redazione (Autore/i o Autrice/i in
calce all'articolo)
3 marzo 2012
Medicina Democratica Page 1/{nb}
Salute sui luoghi di lavoro. Il governo Monti taglia anche i controlli. Una lettera per protestare

Ci siamo sentiti in dovere di fare questo appello per Andrea Gagliardoni, Matteo
Valenti, Ruggero Toffolutti, Giuseppe Coletti, Vladimir Toder, Tullio Mottini, Maurizio
Manili, Antonio Schiavone, Angelo Laurino, Roberto Scola, Rocco Marzo, Antonio
Santino, Rosario Rodinò , Giuseppe Demasi e per gli altri tantissimi lavoratori che
non si sono più perchè sono morti sul lavoro.
L'abbiamo fatto anche per chi rimane invalido sul lavoro, per chi si ammala e muore
di malattie professionali.
Vorremmo che questo appello fosse pubblicato dai mezzi d'informazione, ma non
perchè lo chidiamo noi, ma perchè credete sia la cosa più giusta da fare.
Perchè sopprimere o ridurre i controlli per la tutela ambientale, per la salute e la
sicurezza sul lavoro è molto pericoloso.
Si rischia di creare un senso di impunità in molti imprenditori, significa ridurre le
tutele per la salute e la sicurezza sul lavoro.
Sappiamo benissimo che molti imprenditori considerano la sicurezza sul lavoro
come un costo insopportabile per le aziende, figuriamoci adesso in questo tempo di
crisi e con i controlli soppressi o ridotti.
I controlli per la tutela ambientale, per la salute e la sicurezza sul lavoro sono molto
importanti.
Noi vorremmo un Italia migliore, dove ogni anno non ci siano oltre 1200 ammazzati
sul lavoro, dove non ci siano migliaia di morti per malattie professionali, dove non ci
siano oltre 25 mila invalidi sul lavoro, dove non ci siano un milione di infortuni sul
lavoro.
Se in cuor vostro, credete che questo appello sia giusto, che vale la pena di
combattere per una giusta causa, beh allora diffondete l'appello, aderite per email,
inviatelo a tutti i vostri contatti email, pubblicatelo sui vostri blog, sui vostri siti web,
sulle vostre bacheche facebook e su Twitter.
Saluti.
Marco Bazzoni-Operaio metalmeccanico e Rappresentante dei lavoratori per la
sicurezza-Firenze
Medicina Democratica Page 2/{nb}

Salute sui luoghi di lavoro. Il governo Monti taglia anche i controlli. Una lettera per protestare

Il Governo Monti, ha varato il decreto semplificazioni (DL 5/2012), che è stato poi
emanato dal Presidente della Repubblica il 9 Febbraio 2012. Tra gli articoli di
questo decreto, ne è stato inserito uno, l'articolo 14, che tende a depotenziare in
maniera spudorata i controlli per la salute e la sicurezza sul lavoro (articolo 14,
comma 4, lettera f). Ma lo fa in un modo così vergognoso, che forse neanche l'ex
Ministro Sacconi sarebbe riuscito a fare altrettanto. Questo articolo, prevede, la
soppressione o la riduzione dei controlli per la sicurezza sul lavoro per le imprese in
possesso del certificato di qualità Iso-9001 o altra appropriata certificazione
emessa, a fronte di norme armonizzate. In pratica con l'entrata in vigore del DL
basterà avere un certificato UNI ISO-9001 o UNI ISO-14001 o BS OHSAS 18001
per vedere soppressi, o forse ridotti, tutti i controlli della pubblica amministrazione,
tranne che in materia fiscale e finanziaria.
Tra l' altro le certificazioni UNI ISO-9001 o UNI ISO-14001 niente hanno a che
vedere con la tutela della sicurezza sul lavoro, ma sono relative la prima al sistema
qualità (del prodotto finito), la seconda alla tutela dell' ambiente.
Inoltre tali certificazioni non vengono assegnate da organi statali o sovranazionali di
controllo, ma da aziende private che devono essere solo autorizzate dal Ministero
del Lavoro.
E' ovvio prima di tutto che le aziende private vengono autorizzate dal Ministero del
Lavoro non tanto sulla base di verifica della loro reale professionalità, ma soprattutto
sulla base del potere politico ed economico che possono dimostrare.
E' ovvio poi che essendo aziende private pagate da altre aziende che hanno
bisogno a vario titolo della certificazione, fanno il possibile per rilasciare la
certificazione per poter essere pagate.
Purtroppo non è finita qui, il governo ha avuto anche la straordinaria idea di inserire
il comma 4, lettera d, in cui si inserisce il concetto di "collaborazione amichevole"
con i soggetti controllati al fine di prevenire rischi e situazioni di irregolarità"
Quale contorsione mentale si è prodotta per arrivare all'idea geniale che chi
controlla non deve recare intralcio all'impresa controllata ? Chi svolge il ruolo di
vigilanza e controllo deve per la natura stessa del suo ruolo creare intralcio,
guardare ovunque in un luogo di lavoro, chiedere conto di tutte le misure di
prevenzione attuate dalle aziende ? La normativa in vigore non consente la "
collaborazione amichevole " : se un ispettore ASL riscontra una violazione e non la
sanziona, nell'interesse della salute e della sicurezza del lavoratore, compie una
grave omissione di atti di ufficio in quanto Ufficiale di Polizia Giudiziaria con
denuncia d' ufficio alla Procura della Repubblica !
Inoltre al comma 4 è previsto che i regolamenti siano emanati su proposta del
Ministro per la P.A., dello sviluppo economico e dei Ministri competenti (...) sentite le
associazioni imprenditoriali, ma senza riferimento alle organizzazioni sindacali.
L'art.14 costituirà, se approvato, una grave violazione della direttiva europea sulla
sicurezza sul lavoro in quanto l'articolo 4, comma 2, della direttiva quadro europea
89/391/CEE, dice: "Gli Stati membri assicurano in particolare una vigilanza ed una
sorveglianza adeguate"
Riteniamo pertanto che l'articolo 14 del decreto semplificazioni non vada modificato
come molti chiedono, ma semplicemente cancellato. In un paese in cui quasi 10 000
lavoratori all'anno muoiono per infortuni (circa 1200) e per tumori professionali (circa
8000) non è possibile abbassare neanche un po' la guardia quando è in gioco la
salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Marco Bazzoni-Operaio metalmeccanico e Rappresentante dei lavoratori per la
sicurezza.
Marco Spezia, Ingegnere e tecnico della sicurezza sul lavoro, La Spezia
Andrea Bagaglio, Medico del Lavoro, Varese
Manuele Cordisco, Tecnico della Prevenzione, Roma
Gino Carpentiero - medico ASL Firenze e membro del Direttivo Nazionale di
Medicina Democratica
Chi è interessato ad aderire all'appello può inviare la sua adesione con nominativo,
azienda, qualifica e città a:

bazzoni_m@tin.it
Medicina Democratica Page 4/{nb}

Nessun commento:

Posta un commento